PREGHIERA PER INCONTRA CRISTO

 

Signore Gesù, Tu lasciasti il seno del Padre e attraverso il gremdo purissimo di Maria venisti sulla polvere di questo mondo, tra la gente comune, nelle sinagoghe, nel tempio, sul lago, e sui monti, nella penitenza del Giordano come nella gloria del Tabor. 

Ti accompagnasti ai pellegrini, ai peccatori; conversasti coi dottori della legge, coi bambini, coi soldati. Avvicinasti tutte le categorie morali degli uomini affinchè i tuoi occhi, unici nella natura e nella storia, potessero da vicino, eppure da infinita distanza, esplorare la bontà e la perfidia, l'umiltà e l'orgoglio, l'innocenza e l'ipocrisia. Sollevasti ogni forma di debolezza umana e sanasti le infermitò. Quel cieco dalla nascita che tu incontrasti, Signore, sono io che desidero vederti, ma sono impedito dai miei peccati. 

Tra gli storpi e gli zoppi da te guariti ci sono anch'io, che desiderio seguirti, ma trovo tanti ostacoli nei miei difetti. Quando passi vicino a Zaccheo, sono io a scendere dall'albero, festante per tanta fortuna, e ancora oggi ti dico: Entra nella mia casa e cambia la mia vita. Quel pubblicano che, come descrivi nella parabola, prostrato all'ingresso del tempio, incapace di avanzare verso l'altare perchè umiliato dalle sue colpe, sono io che ti dico; Signore, non mi sento degno di avvicinarmi a te. 

Vinto dalla viltà, sono anch'io tra la folla che, durante il processo contro di te, grida la tua condanna; Perdonami perchè non so quello che dico.  Quel ladro morente alla destra della tua croce, di cui ascolti l'umile preghiera, sono io che ti chiedo con fede; Ricordati di me ora che sei nel tuo regno.