VENGA IL TUO REGNO

 

Il regno di Dio, secondo la parola del nostro Signore e salvatore, non viene in modo da attirare l'attenzione e nessuno dirà; Eccolo quì o eccolo là; il regno di Dio è in mezzo a noi, poichè assai vicina è la sua parola sulla nostra bocca e nel nostro cuore. Perciò, senza dubbio, colui che prega che venga il regno di Dio, prega in realtà che si sviluppì, produca i suoi frutti e giungga al suo compimento quel regno di Dio che egli ha in sè. Dio regna nell'anima, dei santi ed essi obbediscono alle leggi spirituali di Dio che in essi abita.  Cosi l'anima del santo diventa proprio come una città ben governata. Nell'anima dei giusti è presente il Padre e col Padre anche  Cristo, secondo quell'affermazione; * Verremmo a lui e prenderemo dimora presso di lui *. 

Ma questo regno di Dio, che è in noi, col nostro instancabile procedere giungerà al suo compimento, quando si avvererà ciò che afferma L'Apostolo del Cristo. Quando cioè egli, dopo aver sottomesso tutti i suoi nemici, consegnerà il regno di Dio Padre, perchè Dio sia tutto in tutti. Perciò preghiamo senza stancarci. Facciamolo con una disposizione interiore sublimata e come divinizzata dalla presenza del Verbo. Diciamo al nostro Padre che è in cielo; Sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno.  Ricordiamo che il regno di Dio non può accordarsi con il regno del peccato, come non vi è rapporto tra la giustizia e l'iniquità nè unione tra la luce e le tenebre nè intesa tra Cristo e Belia.

Se vogliamo quindi che Dio regni in noi, in nessun modo * regni il peccato nel nostro corpo mortale*. Mortifichiamo le nostre membra che appartengono alla terra. Facciamo frutti nello Spirito, perchè Dio possa dimorare in noi come in un paradiso spirituale.  Regni in noi solo Dio Padre col suo Cristo. Sia in noi Cristo assiso alla destra di quella potenza spirituale che pure noi desideriamo ricevere.  Rimanga finchè tutti i suoi nemici, che si trovano in noi, diventino * sgabello dei suoi piedi *, e così sia allontanato da noi ogni loro dominio, potere ed influsso.  Tutto ciò può avvenire in ognuno di noi. Allora, alla fine, * l'ultimo nemico ad essere annientato sarà la morte*. Allora Cristo potrà dire anche dentro di noi; * Dov'è, o morte, la tua vittoria? Dov'è o morte, il tuo pungiglione ?. Fin d'ora perciò il nostro * corpo corruttibile * si rivesta di santità e di incorruttibilità; e ciò che è mortale cacci via la morte, si ricopra dell'immortalità del Padre. Così regnando Dio in noi, possiamo già godere dei beni della rigenerazione e della risurrezione.