LIBERIAMOCI DALL'EGOISMO

IL VERO DIGIUNO.

Digiuno, penitenza e preghiera sono del tutto privi di valore e di significato, se non vengono vivificati dalla carità e se non sono accompagnati dalle opere di giustizia. Anzi, il digiuno veramente gradito a Dio consiste nel liberarsi dall'egoismo e nel recare sollievo e aiuto al prossimo.

Durante la quaresima, l'invito pressante alla pratica della carità è in relazione stretta con il richiamo al digiuno. La quaresima ci aiuta a scoprire le necessità del prossimo e ci ricorda che possiamo trovare il modo di venirgli incontro rinunciando a qualcosa di personale. Il digiuno compiuto per amore di Dio e per amore degli uomini è segno del desiderio di conversione; in qusto senso esso conserva ancora oggi il suo valore.

-QUANDO LO SPOSO SARA' TOLTO, ALLORA GLI INVITATI DIGIUNERANNO. ( Mt 9, 14-15 )

Il digiuno, oltre che segno di desiderio di conversione , è anche segno dell'attesa. Gesù stesso, come i < discepoli di Givanni >, ha digiunato nel deserto, riassumendo in sè la lunga attesa dello < sposo >. Quando lo sposo è arrivato, il digiuno non ha più significato. Dopo la resurrezione riprenderà il suo significato nella misura in cui il tempo della Chiesa, tra il momento  in cui lo sposo le viene tolto e il suo ritorno, ha ancora ua dimensione di preparazione e di costruzione del regno. Il digiuno diventa allora espressione di tristezza per la  separazione dallo sposo e per la privazione della sua presenza fisica, mezzo per tenere sgombro il cuore dalle vanità che gli impediscono di essere disponibile agli appeli di Dio, partecipazione alla sofferenza dei fratelli nei quali perdura la sofferenza del Cristo. Quando egli ritornerà, allora sarà possibile godere pienamente dei beni creati. Il digiuno quaresimale ha , quindi, essenzialmente un significato ecclesiale; è collegato ai giorni che la Chiesa, sulla terra, dedica all'atessa e alla preparazione.

 

L' egoismo... rende gli altri schiavi....