LA CORREZIONE FRATERNA

 

 

L'amore e il perdono autentico non lascia le persone come sono, coi loro difetti e con i loro limiti. 

Amare un fratello significa aiutarlo a * crescere * a tutti i livelli, voler concretamente la sua * liberazione * da ciò che è difettoso e cattivo, impegnarsi per la sua umanizzazione piena. Per questo, correggere è opera di amore, non è mai spegnere energie ed entusiasmi; è tutt'altra cosa dalla critica.

Accanto alla correzione fraterna il cristiano fa largo uso di incoraggiamento. L'uomo attende dall'altro uomo qualcosa di diverso di un dono materiale; attende che l'altro gli si fermi vicino, che prenda contatto con lui, che si accorga che esiste, e ogni tanto glielo dica. Nulla è così incoraggiante come l'attenzione vigile, il rispetto non puramente formale, la inattesa parola di congratulazione, se non sono vuote formule di rito o espressioni convenzionale. 

L'incoraggiamento, come la correzione, è una carità. 

 

 

Di fronte a un fratello o una sorella che hanno peccato non possiamo essere indifferenti. 

La carità nei loro riguardi richiede che ci si sforzi di aiutarli a correggersi . E' il dovere della * correzione fraterna *, che richiede molto tatto e umiltà, come ci indica il Vangelo.