FELICITA' , GIOIA , TRISTEZZA

FELICITA;

Dio ti creato per comunicarti la sua felicità. Solo Dio può riempire il tuo cuore; non illuderti che lo possano fare le creature. Esse sono come il cibo nei sogni, simile in tutto a quelle della veglia, ma che non nutre i dormienti. Le promesse del mondo sono fallaci e piene di inganni. 

Gli uomini attendono alle occupazioni più disperate, ma tutti aspirano a una sola cosa; la felicità. Molti però si perdono, pur perseguendo la felicità, perche la cercano dove impossibile trovarla. 

Dio è l'unica felicitàdella vita, chi la cerca fuori di lui in realtà non la vuole. Gli uomini sono infelici percgè cercano di spremere un sorso di felicità dall'istante che passa. Per parte tua anteponi la ricerca della felicità celeste alla scoperta dei tesori . Troverai la tua felicità dopo aver cominciato a dimenticarti, lasciando al buon Dio la cura di te. Dopo aver girato il mondo cercando la felicita, ti accorgerai che essa stava alla porta di casa.

 

La felicità non consiste nell'avere ciò che vuoi, ma nel volere ciò che hai. La felicità è una ricchezza inesauribile, più ne dispensi, più ne avrai. E' la sola cosa che sei sicuro di possedere appena la partecipi. Se troverai la gioia in quella dell'altro, avrai scoperto il segreto della felicità. Sarai felice se temerai il Signore e troverai la tua gioia nell'osservanza dei suoi comandamenti. Solo in Dio è riposta la garanzia della tua felicità. 

Se vedi la felicità dei cattivi non perdere la solidità della tua fede, poichè la loro felicità è fondata su cose transitorie che tendono al nulla.  Non valutare le cose secondo la sofferenza o la gioia immediata e transitoria, ma secondo quella futura ed eterna. Non rallegraanno mai meno. Rallegrati perchè il tuo nome è scritto nel cielo.  Dio nel tuo spirito alterna con sapienza infinita la gioia allo sconforto perchè non ti esalti la soavità dei suoi doni nè ti deprima l'asprezza della prova.  Non anteporre agli incolti felici la tua vasta cultura se nonostante quella sei un colto infelici. 

Se crederai in Gesù, nulla potrà scalfire la tua gioia, nè separarti dall'amore di Dio. Come discepolo di Gesu sarai apparentemente triste, ma in realtà sempre lieto . Pur percorrendo le vie della terra, conoscerai la gioia celeste, quella che riempie gli eletti con i quali Dio rimarrà per sempre, asciugando ogni lacrime. 

La vera gioia non è riposta nelle cose che ti circondano, ma risiede nel più intimo della tua anima; potrai trovarla tanto nel fondo di uan prigione, quanto in uno splendido palazzo. 

La gioia che dà il mondo è un'ombra fugace. Anche dalle lacrime del pentimento può nascere e fiorire la pianta della tua gioia. Essa sia riposta nella certezza che Dio ti ama fino al punto di abitare in te, di farsi il compagno del tuo esilio, il confidente e l'amico di tutti i momenti.  L'intima gioia che Gesù ti dona, nessuno te la potrà togliere. Pe rgodere veramente la gioia non chiedergli di scendere dalla croce ma di salirvi con lui.  Beato sarai quando gli uomini ti perseguiteranno per causa  di Gesù, gioisci in quel giorno perchè la tua ricompenza sarà grande nei cieli. La gioia nel Signore è tale che neppure le tribolazioni esteriori te la possono togliere. San Paolo scriveva ai cristiani di Corinto; Sono pieno di consolazione pervaso di gioia in ogni nostra tribolazion, siamo afflitti, ma sempre lieti.

E' la carità come servizio al prossimo che ti procura una gioia costante e che nella durezza della prova ti conduce a una delizia perfetta, alla gioia della croce; alla letizia anche nelle sofferenze che sopporti per i fratelli.  Il pensiero di essere trasferito nel Regno diletto del Figlio di Dio, ti deve riempire di gioia. La gioia spirituale è un frutto dello Spirito. Se vuoi condividere la gioia del Cristo risorto devi amare come egli ha amato. Scaccia dal tuo animo la tristezza che è il peggiore di tutti gli spiriti; la tristezza del mondo produce la morte. Rivestiti invece di giocondità. La persona allegra ha dei buini pensieri

Il gran male che ti può capitare, dopo il peccato, è la tristezza. Essa ti ferisce dolorosamente, ti rode il cuore come il tarlo i vestiti, inaridisce la sorgente della devozione, ti rende pusillanime e inetto alle battaglie spirituali.

Ci sia in te una sola tristezza; quella di non essere santo. Fuori dell'ordine regna l'inquietudine, nell'ordine la quiete. L'inquietudine è madre della tristezza e la tristezza è la paralisi dell'anima. Non c'è cosa più dell'inquietudine che peggiori il male e allontani il bene. Quando hai l'inquietudine nel cuore non tenerla per te, confidala a chi ti puo aiutare.