L'accoglienza a Vignanello per la Madonna di Loreto

 

Giornate di grande festa e di profonda spiritualità per la parrocchia di Vignanello e in particolare per le monache passioniste, che dal 17 al 26 di settembre ospita la statua della Madonna di Loreto pellegrina. Il simulacro della Santa Vergine Lauretana è giunto presso la chiesa del monastero dedicata a San Lorenzo martire, nel pomeriggio di giovedì 17 settembre, accolta dal suono festoso delle campane e da un gremito numero di fedeli, alcuni dei quali visibilmente commossi, che dal cortile del monastero hanno accompaganto con una piccola processione l'immagine santa all'interno della chiesa, dove ad attenderla c'erano le monache passioniste estremamente emozionate raccolte in coro.

Tra i canti mariani la statua è stata quindi collocata in un altare appositamente preparato ed esposta al culto dei fedeli per dieci giorni, durante i quali numerose sono state le iniziative e i momenti di preghiera e di raccoglimento sia privati che comunitari, tanto che le suore, estremamente disponibili ed accoglienti, hanno mantenuto la chiesa aperta oltre il dovuto, perfino in orari non previsti. Gruppi di fedeli, provenienti anche dalle parrocchie vicine, si sono organizzati per partecipare alla recita delle lodi o dei vespri. Altri invece si sono riuniti per recitare il santo rosario davanti all'immagine della vergine lauretana fin dalle prime ore del mattino. Particolarmente suggestiva e partecipata è stata la veglia presieduta da S.E. Mons. Romano Rossi, vescovo diocesano, in preparazione all'insediamento del nuovo parroco di Vignanello, don Roberto Baglioni. 

La presenza dell'immagine della Madonna di Loreto ha aggiunto alla celebrazione, a cui ha partecipato anche un abbondante numeri di membri dell'Unitalsi della sottosezione di Civita Castellana, da sempre molto votati al culto della Madonna Nera. Nell'omelia il vescovo ha sottolineato come Maria deve essere esempio per ogni cristiano.

Infatti come la Vergine ha accolto nel proprio grembo immacolato il Verbo, cosi anche la chiesa, intesa come popolo dei fedli, deve accogliere il sacerdote, il quale è pastore, e quindi come tale deve guidare la comunità che gli è stata affidata mettendosi al servizio della comunità stessa, proprio come ha fatto Maria che all'annuncio dell'angelo ha pronunciato le celebri parole; Eccomi sono la serva del Signore. 

In una chiesa che in questi giorni è stata sempre affollata, è stato possibile vedere persone piangere di gioia, malati ringraziare la Santa Madre del Signore per essere venuta a visitarli, bambini stupiti dalla bellezza del Santo simulacro recitare con viva sincerità una semplice ave Maria, giovani e anziani pregare insieme con estrema partecipazione. Le monache hanno dichiarato che per loro, vedere arrivare la Madonna di Loreto pellegrina è stato come vedere la Vergine scendere dal cielo, una benedizione e per tutto l'ordine passionista, impegnato in questi giorni in un incontro internazionale a Roma presso la casa generalizia. La missione mariano-lauretana è stata un vero successo, a conferma che il culto mariano è molto sentito in diocesi e che a volte basta poco per rispolverare sentimenti che solo una fede viva e sincera può suscitare. 

Grazie infine alle monache passioniste, che hanno aperto la loro casa ai tantissimi pellegrini che hanno devotamente invaso il loro monastero.