BEATO TRANSITO DI SAN PAOLO DELLA CROCE

 

MEMORIA DEL BEATO TRANSITO DI SAN PAOLO DELLA CROCE

Siamo quì riuniti per fare memoria del beato transito di San Paolo della Croce avvenuto alle ore 16,45 del 18 ottobre 1775. Il 30 agosto tutta la comunità in processione, con torce accese, accompagnò alla stanza del Santo la Santissima Eucaristia. Appena la processione giunse nella sua cella e il Santissimo fu deposto sotto il baldacchino, Paolo esclamò; Gesù mio Caro !! Poi fece la professione di fede dicendo a voce alta il Simbolo degli Apostoli quindi aggiunse; * Ecco fratelli miei direttissimi, quello che io desidero con tutto l'affetto del mio povero cuore, si da voi che vi trovate quì presenti, come da tutti gli altri che portano questo abito, e parimenti da tutti quelli che saranno dalla divina misericordia nei futuri chiamati a questo piccolo gregge di Gesù Cristo...

Prima di ogni altra cosa raccomando premurosamente l'osservanza di quel santissimo ricordo dato da Gesù Cristo ai suoi discepoli; Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri. ( Gv 13, 15 ). Di poi vi raccomando che sempre più fiorisca nella Congregazione lo spirito di orazione, lo spirito di solitudine, lo spirito di povertà; e siate pur sicuri che se manterranno queste tre cose la Congregazione rifulgerà come il sole davanti a Dio e davanti agli uomini.

Raccomando con specialissima premura il filiale affetto verso la madre Santa Chiesa ed una interissima sottomissione al Capo visibile di essa che è il romano Pontefice. Procureranno di cooperare alla salute delle povere anime dei prossimi, promuovendo nel cuore di tutti la devozione alla Passione di Gesù Cristo e ai dolori di Maria SS.ma...

Quindi rivolto a Gesù Eucaristia disse; * Viene Signore Gesù*, e aperse le braccia, mentre dagli occhi gli grondavano lacrime abbondanti e dolcissime. Dopo pochi istanti, battendosi il petto, ripetè tre volte; Signore, non sono degno, poi rivolto ai religiosi disse con grande umiltà; Domando perdono con la faccia sulla polvere e col pianto del mio povero cuore a tutti, si presenti che assenti per tutti i mancamenti da me commessi in quest'ufficio che per volontà di Dio ho esercitato per tanti anni.. Oh poveretto me.. Ecco che nel partire da voi per andarmene all'eternità, non vi lascio altro che i miei cattivi esempi, sebbene devo confessare che non ho avuto mai questa intenzione, ma sempre ho avuto a cuore la vostra santità.

Vi raccomando la povera anima mia, acciò il Signore l'accolga nel seno della sua misericordia.. Sì mio caro Gesù, io spero benchè peccatore, di venirvi a godere in paradiso.. vi raccomando adesso per sempre la povera Congregazione che è frutto della vostra Croce, della vostra Passione e della vostra morte e vi prego di dare a tutti la vostra benedizione... 

E voi Vergine Immacolata, Regina dei martiri, per quei dolori che provaste nella Passione e morte del vostro aabilissimo Figlio date, anche voi a tutti la materna vostra benedizione, mentre io tutti li pongo e li lascio sotto il manto della vostra protezione. 

Ecco dunque, fratelli miei cari, quali sono i ricordi che vi lascio con tutto il mio cuore, Io vi lascio, e vi starà aspettando tutti nel santo Paradiso, dove pregherò sempre per il sommo Pontefice e per la Chiesa che tanto amo, per voi tutti e per tutta la Congregazione, per i benefattori della medesima. E lascio a tutti, tanto presenti come assenti e futuri, la mia benedizione . Benedictio Dei Onnipotentis Patris et Filii ed Spiritus Sancti. Amen.

Finì col dire; Non ne posso più . E con somma devozione, umiltà e tenerezza ricevette il SS.mo Sacramento.

BENEDICTUS DELLA CONGREGAZIONE

Benedetto sia sempre il Signore, Padre, Figlio e Spirito Santo

che ha suscitato nella Chiesa, Paolo della Croce

Per risvegliare nel popolo cristiano, la memoria del mistero pasquale

E per radunare uomini e donne, ai piedi della croce,

perchè vivendo in penitenza, povertà e solitudine, facessero risplendere il potere regale di Gesù Crocifisso,

e tu Paolo della Croce, profeta della Passione

accompagnerai sempre noi tuoi figli, a portare l'annuncio della salvezza

e a proclamare la potenza della croce, per la remissione dei peccati e la santificazione dei redenti.

La bontà misericordia di Dio, mantenga desto in noi il tuo carisma,

allontani da noi la sfiducia diriga i nostri passi sulla via del Calvario.

La mattina del 18 ottobre, giorno in cui avrebbe visto il tramonto dal cielo, fece la comunione con fervore straodinario. A mezzogiorno giunse mons. Struzzieri, il primo vescovo Passionista, e Paolo lo salutò cordialissimamente. All'ora del vespro l'infermo chiese; fatemi venire il Padre Giammaria affinchè mi assista alla morte, perchè sono vicinissimo a morire. Prima voltatemi dall'altra parte. Dall'altra parte c'era il crocifisso appeso alla parete. L'infermiere lo voltò, e gli disse, quasi avesse scorto in lui paura della morte; ma Padre non muore volentieri per fare la volontà santissima di Dio ?? Sì che muoio volentieri rispose e accenando al Crocifisso sussurrò; Lì stanno le mie speranze, nella Passione santissima di Gesù Cristo e nei dolori di Maria.

Quando l'infermiere si accorse che la fine si avvicina rapidamente chiamò in fretta la comunità. Tutti accorsero; al Padre Giammaria il morente disse; Mi dia l'assoluzione. Padre Giammaria lo accolse e gli diede la benedizione in articolo mortis.

Gesù e Maria vengono a prenderlo

Mentre gli raccomandava l'anima, all'improvviso il suo volto si illuminò, poi fece dei cenni con la mano come a dire; Venite, venite; Lo diceva a personaggi invisibili ai presenti, ai quali fece pure segni quasi volesse dire; fate largo, fate largo !! Padre gli chiese l'infermiere, vuole qualche cosa ?. Il Santo moribondo gli fece cenno di stare calmo. Aveva un volto di Paradiso, serenissimo. Che vedeva ? Gesù e la Vergine SS.ma; erano venuti ad assistere alla sua morte. I suoi occhi raggiavano di gioia. Con Gesù e la Madonna vennero molti angeli e santi del cielo, il suo fratello Giambattista, i suoi religiosi morti prima di lui, come anche le anime da lui convertite nelle missioni, e quelle che aveva aiutato a salvarsi, tutti per assistere al suo sereno passaggio all'eternità. 

Assorto in dolce estasi egli li  mirava giubilante; poi lasciò cadere sul petto le braccia con le quali faceva cenni, e non le mosse più. Tutti pensarono che fosse morto; per assicurarsi gli accostarono una lente di cristallo alla bocca, si appanno. Non era ancora morto. Allora il Superiore Padre Giuseppe, prese a leggere la passione del Signore secondo il Vangelo di Giovanni, cominciando dall'ultima cena. Quando giunse alla parole; Padre è giunta l'ora... , il morente con ogni placidezza, rese lo spirito a Dio. 

L'orologio segnava le quattro e quarantacinque del pomeriggio. Aveva 81 anni, nove mesi e quindici giorni.

Pochi istanti dopo il suo beato transito, il Santo apparve, luminoso e ridente,a Rosa Calabresi, sua penitente, e le disse; Rosa sono venuto a portarti la nuova che sono morto da poco, e adesso vado in cielo a godere Dio per sempre, Arrivederci in Paradiso ! In cielo ti aspetto a vedere Iddio, a lodare Iddio, a possedere Iddio per tutta l'eternità. Ciò detto disparve.