BEATO ISIDORO DE LOOR

Isidoro De Loor , detto nella congregazione della Passione < di san Giuseppe > , nacque il 15 aprile 1881, nel villaggio di Vrasene, nella Fiandra Orientale, diocesi di Gand. Figlio di agricoltori , amò ed esercitò il lavoro dei campi fino a che, chiamato da Dio , a 26 anni entrò nel noviziato passionista di Ere, come fratello coadiutore. Professati i voti il 13 settembre 1908, prestò il suo umile servizio in varie comunità, conducendo vita intenza di preghiera e penitenza, secondo lo spirito della congragazione. Nel 1911 restò privo dell'occhio destro, affetto da tumore. Per la sua carità e semplecità, unita a diligenza e raccoglimento di spirito, apparve ammirevole, sia ai fratelli, sia ai fedeli che lo conobbero. Consunto da pleurite e cancro, dopo un mese di atroci dolori, rese l'anima a Dio il 16 ottobre 1916 in età di 35 anni e mezzo, e nove di vita religiosa, chiamato da tutti < il fratello buono > e z il fratello della volontà di Dio >. Il Sommo Pontefice Giovanno Paolo II l'iscrisse nell'albo dei Beati il 30 settembre 1984.

                                 BISOGNA  PREGARE  E  LAVORARE

Ecco che è già passato un anno dalla mia professione e io mi sento sempre più a mio agio nella vita silenziosa di questo convento. Mi è impossibile descrivervi il dono prezioso che il Signore mi ha fatto chiamandomi a questo stato.  Quì, infatti, si è lontani da questo mondo turbolente, che trascina con sè tanti al male e alla perdizione, e dall'ansietà del sostentamento della vita, di cui ci si deve preoccupare ogni giorno; e intanto, sottomettendomi pienamente all'obbedienza, tutto mi è accreditato a merito presso Dio, che mai abbandona i suoi che vogliono amarlo pienamente.

Inoltre, noi religiosi abbiamo ancora la felicità di unirci ogni giorno a Gesù nella santa Comunione, che ci dà la forza di portare con gioia il peso della vita e di sottometterci in tutto alla volontà di Dio. E' un tesoro che è così poco conosciuto nel mondo ed anche meno stimato.  Ivi ciò che si cerca di più nella vita è il piacere, che però raramente si trova; e, se si trova, com'è fugace, e quanto vicino alla morte, a volte, senza che ci si pensi!! E allora tutto è finito. Quanto a me, che come religioso non possiedo nulla, che non posso attaccarmi a nulla; parenti, famiglia, denaro, divertimenti mondani, si è sempre pronti a passare all'eternità e a ricevere da Dio il premio ch'egli ha promesso a coloro che hanno lasciato tutto per seguirlo.

Cari genitori, fratello e sorella, benchè voi non siate stati chiamati al mio stato di vita, però anche voi potete santificarvi e servire Dio fedelmente, compiendo con fedeltà ciò che Dio desidera da voi; ma non attaccatevi troppo alle futilità di questo mondo, perchè tutto è cosi fugace!! Fortificatevi ricevendo spesso i santi sacramenti. Abbiate una devozione particolare alla Passione santissima di Gesù. Praticate bene ogni settimana l'esercizio della * via crucis *, che io fo tutto le notti. Cercate di pregare bene la mattina e la sera e di offrire a Dio il lavoro di tutta la giornata, e siate certi che troverete durante la vostra vita più felicità che molti altri che si attaccano al mondo. 

Papà e mamma, non posso fare a meno di ringraziarvi ancora una volta per tutto quello che avete fatto per me, e specialmente per aver contrariato le mie cattive inclinazioni, perchè se le aveste lasciate crescere, forse mi avrebbero rovinato.

Facendo tutto a gloria di Dio, io collaboro anche alla conversione dei peccatori e alla propagazione della devozione alla Passione di nostro Signore Gesù Cristo e ai dolori di Maria, perchè mentre i nostri Padri vanno a predicare si deve anche pregare e lavorare per la sussistenza e la continuità della nostra comunità. Ricordatevi anche di me nelle vostre preghiere quotidiane presso Gesù e Maria, per ottenermi la grazia di perseverare nel mio stato e di praticare le virtù; in una parola di divenire buon religioso.  Giàcchè ho fatto il sacrificio di lasciarvi, è meglio per me di darmi tutto a Dio, piùttosto che non farlo. Da parte mia, vi prometto di pregare ogni giorno il Datore d'ogni bene, perchè vi benedica e vi conservi.

                     ( Lettere del beato Isidoro di san. Giuseppe, religioso )