La parabola del seme

CHI HA ORECCHI , ASCOLTI ; MT 13,1-23

Gesù, dopo aver espresso i motivi del suo parlare in parabole, illustra la sorte della parola del regno nei singoli ascoltatori.

Sebbene vengano elencati quattro tipi di terreni, due sono le tipologie di ascoltatori che vengono messe a confronto; chi ascolta la parola e non comprende  e chi ascolta la parola e comprende. 

La prima categoria di ascoltatori, pur ascoltando la parola, non la comprende. La comprensione della parola è quì da intendere non a livello intellettuale, ma sapienziale; è necessario, cioè, entrare nel suo significato profondo e salvifico.

Nella seconda categoria di ascoltatori la parola, oltre che essere ascoltata, è accolta con gioia. Tale accoglienza ; per la mancanza di radici, diventa instabile quando all'entusiasmo dell'inizio segue la discontinuità della scelta, dovuta sicuramente a esperienze di sofferenza e persecuzione, inevitabili in ogni cammino di fedeltà all'ascolto di Dio. 

La terza possibilità evoca le preoccupazioni materiali che possono soffocare la parola. 

Infine, l'esito positivo; il seme perduto nel triplice terreno viene compensato dal risultato fruttuoso. In sintesi, vengono evocate nella parabola tre aspetti che segnano l'atto del credere, attivo e perseverante; l'ascoltare, il comprendere e il portare frutto.